La FederAnziani Senior Italia ha condotto un’indagine secondo la quale il 39% della popolazione italiana over 65 possiede un animale domestico. I benefici ricavati dalle persone anziane grazie alla compagnia di questi animali sono sorprendenti. Questo fenomeno definito come pet therapy per gli anziani migliora nettamente le condizioni di vita della persona. La relazione con un animale stimola il benessere psicologico oltre che un maggiore movimento fisico.
Il Ministero della Salute ha infatti decretato che la pet therapy per gli over 65 ha lo scopo di “mantenere il contatto tra le persone e gli animali”. Si ritiene che tale terapia sia molto efficace nella riduzione del senso di solitudine tipico della popolazione più anziana. Spesso infatti l’isolamento conduce alla depressione patologica.
I benefici della presenza di un cane nella vita delle persone anziane sono stati studiati e dimostrati da molte ricerche. Una delle più interessanti è stata condotta dallo psicologo C.M. Brickel nel 1984. Egli aveva preso in esame pazienti depressi di età compresa tra i 45 e gli 84 anni studiando i miglioramenti nel vissuto della malattia. Brickel divise i soggetti in tre gruppi: alcuni avrebbero seguito una terapia tradizionale, mentre altri avrebbero avuto l’ausilio di un cane addestrato. Un terzo gruppo di controllo non avrebbe partecipato a nessuna attività di tipo terapeutico.
Attraverso questo studio lo psicologo ha dimostrato che i pazienti accompagnati da un cane registrano i miglioramenti più significativi sulla scala della depressione. Essi infatti hanno registrato un notevole miglioramento nel comportamento e sono aumentate le loro interazioni con il personale e con gli altri pazienti del programma. L’aumento delle interazioni ha reso molto semplice anche l’analisi dei risultati.
Pertanto è possibile concludere che la pet therapy per gli anziani sia efficace come cura della depressione negli anziani. Gli animali infatti sono sempre alla ricerca di un contatto o di attenzioni e manifestazioni di affetto. Poiché i cuccioli tendono ad essere troppo attivi ed irrequieti, per le persone anziane è consigliata la pet therapy con cani o gatti anziani. Solitamente è l’anziano stesso a scegliere un animale domestico un po’ avanti con l’età e, a volte, anche con gravi handicap fisici. Questa singolare scelta consente sia al padrone che all’animale stesso di godere di ritmi della vita del tutto simili. La sintonizzazione tra la persona e l’animale consente un notevole beneficio di carattere psicologico per l’anziano, in quanto lo spinge a sentirsi fondamentale nell’accudimento del suo amico a quattro zampe.
Lo scopo della Pet Therapy è quello di eliminare uno stato di malattia o ridurne gli effetti negativi sulla salute. Più in generale consente di migliorare la qualità della vita e lo stato generale di benessere. La terapia con gli animali ha mostrato effetti benefici anche sui malati di Alzheimer. La presenza costante di animali domestici mostra effetti positivi su alcuni parametri comportamentali e cognitivi dei pazienti affetti da tale morbo.
A tal proposito è stato dimostrato che il rapporto di tipo affettivo ed emozionale che si instaura tra uomo e animale favorisce l’abbassamento della pressione sanguigna e il rallentamento della frequenza cardiaca. La sintonia tra l’anziano e l’animale si può stimolare attraverso alcuni semplici gesti quotidiani. L’anziano riceve l’invito ad accarezzare e spazzolare l’animale, porgergli del cibo o camminare tenendolo al guinzaglio.
Per le persone che sono affette da demenza senile instaurare un rapporto con un cane o un gatto è abbastanza semplice. La relazione con un animale è di certo meno complessa di quella tra esseri umani. Questo perché il rapporto con gli animali è basato su gesti ed azioni che non hanno nulla a che fare con il linguaggio o la memoria, spesso compromessi dalla malattia. Per l’anziano affetto dal morbo di Alzheimer si viene a creare la possibilità di interagire con un essere vivente e di essere ricambiato immediatamente con manifestazioni di puro affetto. La pet therapy riduce l’angoscia e l’aggressività dei casi patologici e permette una collaborazione più serena dei pazienti con gli operatori sanitari.
Un ulteriore beneficio della pet therapy per gli anziani malati di Alzheimer deriva dalla capacità di riaprire il flusso dei ricordi rievocando esperienze pregresse. Una relazione, pur essendo stretta con un animale, evoca ricordi sereni e piacevoli vissuti con animali o persone.
La pet therapy per gli anziani non comporta soltanto benefici psicologici, ma migliora anche le condizioni fisiche. Alcuni studi dimostrano che la pet therapy con cani e gatti riduce l’ipertensione. La terapia attuata con l’utilizzo dei cani consente al paziente di ottenere un’ulteriore stimolazione. I cani infatti sentono il costante bisogno di muoversi e spingono i loro padroni a fare attività fisica. Gli anziani condividono questo momento di attività all’aria aperta con i loro animali e godendo di molti benefici. Tra questi figurano:
La pet therapy per anziani con un cane consente di riscoprire il piacere di una buona passeggiata in compagnia di un ottimo amico. Molti anziani soli grazie a questa terapia hanno potuto riacquistare un benessere psico-fisico e raggiungere un nuovo tenore di vita.
Invecchiando si verifica un decadimento delle capacità motorie e delle prestazioni psico-fisiche della persona. Molti studi infatti hanno dimostrato che con il passare dell’età la persona tende a distogliere l’attenzione da sé stessa. Gli anziani tendono quindi a disinteressarsi di quelle attività prettamente sociali e interattive che coinvolgono altre persone. Questa tendenza porta le persone di una certa età a un ritiro sociale naturale.
Il progetto pet therapy per anziani si pone questi obiettivi:
Sono ritenute di estrema importanza le attività con l’animale che possono sollecitare aree cerebrali connesse alle relazioni sociali. In particolare vengono stimolate le esperienze relative alla sfera affettiva. In alcuni casi si potrà intraprendere anche una strada volta alla stimolazione della motricità o di tutte quelle attività che incoraggiano l’utilizzo delle facoltà cognitive.
Uno studio economico ha rivelato che gli anziani che possiedono un animale domestico spendono fino a 800€ l’anno per i loro amici a quattro zampe. Questo nonostante le pensioni impongano loro drastici risparmi. Tuttavia il dato più sorprendente riguarda gli 1,4 miliardi di euro spesi ogni anno dagli anziani padroni per i loro animali. Un tale investimento consente al Sistema Sanitario di risparmiare fino a 4 miliardi di euro. La pet therapy, infatti, riducendo i sintomi di alcune patologie, riesce a divenire una terapia quasi sostitutiva dei farmaci.